Come cambia il seno dopo la gravidanza e l’allattamento

Ecco che finalmente quel giorno è arrivato. Hai aspettato intensamente 9 mesi, forse una vita intera, ma è proprio questo il preciso istante in cui sei lì, e ti rendi conto che tra le tue braccia stringi quel piccolissimo nuovo arrivato che ti cambierà per sempre la vita.
Da quel momento in poi la tua vita sarà totalmente stravolta: nuovi orari, nuove abitudini, nuova ragione d’esistere.

Purtroppo però, non è solo la tua vita a cambiare ma di questo, probabilmente, te ne sarai già accorta. Nel momento stesso in cui ogni donna scopre di essere incinta, sa che per i mesi successivi dovrà fare i conti con una nuova sé.

Il primo a cambiare, infatti, è proprio il corpo: il ventre si prepara ad ospitare un feto in evoluzione e, non di meno il seno, si ingrossa e si adatta riempendosi di latte, sangue e liquido linfatico.

Cosa accade al seno in gravidanza?

Già durante la gravidanza, infatti, si può osservare come il seno cambi:

  • i capezzoli diventano sempre più grandi sporgenti e scuri;
  • il seno si ingrossa e si indurisce;
  • in alcuni casi potrebbe anche diventare più evidente un’asimmetria tra i seni se uno dei due, godendo di minor tessuto mammario, fosse meno ricettivo nei confronti degli ormoni.

Nello specifico, comunque, è sempre e soltanto colpa degli ormoni, in particolare estrogeni e progesterone che, sin dal primo giorno di gravidanza, sono impegnati nella produzione del latte materno.

Tuttavia, per ogni donna c’è un iter differente: tanto il seno potrebbe ingrossarsi fin da subito; tanto potrebbe non aumentare quasi per niente fino a poco prima della nascita, o addirittura dopo il parto.

Infatti, sebbene l’aspetto del seno cambi già in modo molto radicale durante la gestazione, è nel post-partum che solitamente si verificano i cambiamenti più significativi.

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Il seno nel post gravidanza: perché e in cosa cambia?

In seguito alla gravidanza, nonostante ogni percorso vari da donna a donna, c’è un periodo da attendere (che può variare da alcune settimane a mesi) in cui alcuni cambiamenti fisici della gravidanza scompaiono, altri si modificano ed altri ancora restano in modo permanente.
Laddove c’è la possibilità di agire, dunque, è bene farlo sin da subito, soprattutto se si vuole riacquistare la propria forma fisica di base.
Per quanto il corpo possa ritornare alla normalità, però, il discorso potrebbe essere differente per il seno.

Tra le diverse alterazioni al seno del post gravidanza rientrano:

  • Aumento di una misura (fino alla fine dell’allattamento);
  • Fuoriuscita di latte dai capezzoli (esclusivo delle prime settimane);
  • Sensazione di formicolio, provocata dallo scorrere del latte nei dotti mammari;
  • Ragadi ai capezzoli. Questi sono spesso soggetti a screpolature e dolori quando i bambini si attaccano scorrettamente o succhiano troppo forte;
  • Ingorgo mammario. Quando il seno produce più latte di quanto debba, tende ad indurirsi e questa reazione provoca, a lungo andare, un allentamento dei legamenti del torace e il conseguente abbassamento del seno.

Che cos’è la ptosi mammaria?

Ed eccoci qua, a gravidanza terminata e ad allattamento quasi al termine. Quello che proprio non ci convince però, è la forma del nostro seno che, tutto d’un tratto, sembra svuotato.

Cosa fare?

Niente paura, una delle reazioni più naturali del nostro copro alla fine del periodo della gravidanza, è proprio lo svuotamento del seno.
In termini medici viene definita propriamente ptosi mammaria ed è una conseguenza al cedimento delle ghiandole galattofore e al rilassamento della pelle.

Il problema risiede nel fatto che, dopo il parto e il periodo di allattamento, il seno perde di elasticità, e da qui l’effetto svuotato.
Ad alcune capita che debba passare un po’ di tempo prima di ritrovare l’equilibrio, per altre non facilmente si ritorna al volume del pre-gravidanza. Molto dipende dalla genetica in base alla quale, chi è predisposto già in giovane età alle smagliature, è probabile che riscontri una perdita di elasticità della pelle dopo la gravidanza.

Quali sono i rimedi al seno svuotato e cos’è la mastopessi?

Nel caso si volesse agire per ridurre al minimo questi cambiamenti, si possono prendere in considerazione due strade differenti: quella naturale e quella chirurgica.

Rimedi naturali

Appurato che si tratti di un problema di elasticità della pelle, ciò che si può fare è agire proprio su di essa, applicando prodotti appositi per nutrire, rassodare ed elasticizzare la cute.
L’importante è che questi prodotti contengano collagene, elastina, PCA sodico e aminoacidi essenziali, tutti elementi nutritivi che collaborano per la riparazione cutanea.

Un altro metodo per contenere l’effetto “seno svuotato” è la ginnastica. Esistono, infatti, esercizi semplici e brevi pensati proprio per mantenere più tonico il pettorale e la mammella più adesa al petto.

Ancor più semplice sarebbe agire sulla postura: posizionare correttamente la schiena, usando come appoggio i muscoli addominali può essere di grande aiuto contro la forza di gravità che agisce sul seno.

Rimedi chirurgici

Sei ad un anno dal parto e vedi che tutti i tuoi tentativi sono stati vani. I tuoi sforzi e i tuoi sacrifici non hanno sortito alcun effetto e ti senti quasi sconfitta.
Se arrivi a questo punto e il tuo obiettivo è dire completamente addio al tuo seno svuotato, potresti pensare ad una soluzione definitiva.

Alcune ricerche dimostrano che, negli ultimi 10 anni, c’è stato un incremento delle neo-mamme che si sono rivolte ad un chirurgo plastico per migliorare l’aspetto del proprio seno dopo la gravidanza. Soprattutto quando poi la questione diventa un problema psicologico, la chirurgia plastica può venire in soccorso e soddisfare anche le donne più scontente.
Vi basterà un consulto con un chirurgo estetico esperto per poter valutare insieme quale possibile intervento sia il più adatto alla vostra situazione.

Tra le operazioni che lo specialista potrebbe suggerirvi ci sono:

Mastopessi: con questa semplice pratica, si agisce sul sollevamento definitivo del seno svuotato, avendo come effetto un seno più pieno ma senza aumentarne il volume;

• Mastopessi con protesi: questa invece, è una pratica tecnicamente più complessa, ma di routine se fatta da mani esperte. Si distingue dalla precedente perché ha lo scopo di rimodellare la mammella in modo completo, Oltre al sollevamento del seno, infatti, vengo inserite anche le protesi in modo da ottenere quell’aumento di volume perso con la gravidanza.

Se pensi di aver bisogno di una consulenza o di un consiglio di uno specialista, COMPILA IL FORM CONTATTI e invia la tua richiesta al Dott. Ivan La Rusca, specializzato in Chirurgia Plastica ed Estetica: riceverai una risposta nel minor tempo possibile.

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