Quando si parla di rimedi legati alla medicina estetica, le voci e i pareri si moltiplicano in maniera esponenziale. In particolare, questo succede quando si parla di Botox (anche noto come “tossina botulinica”).
Tra le obiezioni più frequenti c’è quella secondo la quale il botox falserebbe il viso al punto tale da creare una maschera o un effetto paresi, che trasforma la faccia in una maschera inespressiva.
La cattiva fama del Botox spesso nasce da un uso sbagliato che viene fatto di questo rimedio. Non mancano foto di star sulle riviste patinate che hanno esagerato con l’utilizzo di questa tipologia di trattamento, oppure che ne hanno fatti altri più estremi venduti all’opinione pubblica come Botox.
Come sempre, è compito di un chirurgo estetico serio e professionale non solo guidare la paziente insoddisfatta e desiderosa di migliorare il proprio aspetto nella scelta del trattamento più adatto, ma anche rassicurarla per quanto riguarda l’utilizzo della tossina botulinica per lo spianamento delle rughe di espressione.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire insieme cosa sia il Botox e quali sono i principali falsi miti che si sono venuti a creare all’affermarsi di questa tecnica.
Che cos’è il Botox e perché si utilizza?
Il Botox è un farmaco commercializzato in Italia sotto il nome di Vistabex e Azzalure, ed è utile per correggere alcuni inestetismi cutanei che si possono sviluppare sul volto con il passare degli anni.
Parliamo di rughe di espressione che si presentano sotto forma di solchi che si vengono a formare nella regione frontale, nella regione glabellare e nella regione del contorno d’occhi.
In Italia questi farmaci sono stati autorizzati prevalentemente per gli interventi di spianamento delle rughe nella zona glabellare.
Come avviene il trattamento con il botox?
Il trattamento con il botox è effettuato tramite iniezioni. Il farmaco viene diluito in soluzione fisiologica e iniettato direttamente nella sede dove è necessario correggere gli inestetismi.
L’intervento può avvenire in ambito ambulatoriale e deve essere eseguito dalle mani esperte di un bravo chirurgo estetico specializzato nel trattamento con Botox, che grazie alle competenze e al padroneggiamento delle giuste tecniche provvederà al perfetto dosaggio del farmaco e ad effettuare le iniezioni, così da ridurre gli inestetismi causati dalle rughe d’espressione.
Ogni quanto tempo è possibile effettuare un trattamento con il botox?
Rispondere a questa domanda non è semplice perché ogni persona ha una reazione diversa alla somministrazione di un farmaco.
Vedi anche il video del dott. Ivan La Rusca sul trattamento con il Botox.
Inoltre, bisogna tener presente che i risultati non sono repentini, ma dopo l’iniezione occorrono circa due settimane per vedere i primi effetti di ripianamento. Per mantenere i risultati ottenuti è necessario ripetere l’iniezione di Botox dai 4 o 8 mesi dopo a seconda di come reagisce ogni paziente.
Tuttavia, queste sono casistiche generali in base alle reazioni più comuni. Sarà il chirurgo estetico a consigliarti, in base alle tue esigenze e alle caratteristiche delle rughe da ripianare, quali sono le tempistiche più opportune.
Alla fine di ogni trattamento il chirurgo dovrà rilasciare l’etichetta del prodotto utilizzato. Questa è una piccola accortezza che consente al medico di distinguersi per professionalità, e allo stesso tempo è un gesto rassicurante per il paziente che avrà a disposizione tutti gli estremi del prodotto utilizzato, oltre a poter verificare le caratteristiche e l’autenticità del farmaco.
Botox e falsi miti: scopriamoli insieme
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Il Botox è pericoloso!
FALSO: il botox è un farmaco che nella maggioranza dei casi non comporta complicanze, o comunque in modo molto limitato. Le formulazioni in commercio sono state approvate dalla Food and Drugs Administration o FDA, l’ente governativo statunitense preposto all’approvazione dei prodotti farmaceutici, che dipende dal Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti d’America.
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato tre farmaci che hanno come principio attivo la tossina botulinica e sono:
- Vistabex® approvato nel 2004
- Azzalure® approvato nel 2010
- Bocouture® approvato nel 2011
Tutti gli altri farmaci appartengono a circuiti non legali, per questo motivo è necessario affidarsi a un chirurgo estetico dalla comprovata serietà. Se paragonato ad altre metodiche più pubblicizzate, ne ricaviamo che il botox è un farmaco che comporta pochissimi effetti collaterali e per questo motivo è di così ampio impiego nell’ambito della medicina estetica.
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Il Botox è velenoso
NON CORRETTO: tutti i farmaci possono essere velenosi e causare il decesso se assunti secondo un dosaggio sbagliato o un sovradosaggio. Le fiale di botox utilizzate per i trattamenti estetici non possiedono la quantità di principio attivo sufficiente per causare un avvelenamento. Inoltre, ricordiamo che il botox viene diluito nelle iniezioni con percentuali di soluzione fisiologica.
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Il Botox causa paralisi delle aree trattate!
FALSO: molto spesso assistiamo a visi innaturali che presentano immobilità della fronte e un aspetto statico. Non sempre questo fenomeno è dovuto al botox. In alcuni casi, l’immobilità del volto può essere causato da altri tipi di trattamento, come ad esempio il lifting.
L’immobilità del viso può derivare dal botox solo nel caso in cui vi sia un uso troppo frequente di questa metodica. Se per esempio il botox viene iniettato nella stessa regione ogni mese, è chiaro che il risultato di ripianamento sarà amplificato fino a trasformare il viso in maniera innaturale.
Il compito di un chirurgo estetico competente e qualificato è quello di offrire alla cliente una consulenza e di mediare eventuali richieste che celano una sorta di dipendenza dagli interventi estetici, che possono nascere da insicurezze personali.
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I risultati del Botox sono permanenti
FALSO: chi effettua trattamenti con il botox deve ripetere il trattamento a cadenza regolare, in base ai consigli del proprio medico di fiducia. Questo aspetto è molto importante per ottenere risultati costanti nel tempo.
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Le iniezioni di Botox sono dolorose
NON CORRETTO: Quando si parla di dolore entriamo in campo di percezioni che sono soggettive. Il Botox viene somministrato tramite siringa, ed è chiaro che se questa metodologia ci spaventa, saremo più propensi a provare dolore. Tecnicamente, visto anche la tipologia di ago utilizzato per le iniezioni, non sarebbe corretto parlare di dolore quanto di fastidio, che si risolve in breve tempo.
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