Mastopessi Post Bariatrica

Che cos'è la Mastopessi

È un intervento specifico per correggere la ptosi mammaria; esso è finalizzato a migliorare il cedimento, con conseguente spostamento verso il basso, del seno, restituendogli la sua tonicità e relativo aspetto armonico e femminile.
L’intervento rimuove l’eccesso cutaneo, modificando la forma del seno e ricostituendo la sua tonicità. È importante premettere che si rimuove solo la pelle in eccesso e di conseguenza non sia ha perdita di volume; il volume rimane invariato

Nonostante all’inizio si riposizioni la ghiandola mammaria in alto (tipo autoprotesi), la mammella tenderà a spostarsi sempre un po’ in basso; anche se non tornerà mai come prima una discesa naturale nei primi tre mesi avviene sempre con uno svuotamento del polo superiore (dipende anche dalla grandezza di partenza). Pertanto anche se si hanno dei notevoli miglioramenti, il riempimento del polo superiore può essere solo stabilito da una protesi mammaria (intervento non convenzionabile tramite SSN).
Residueranno delle cicatrici a T invertite intorno all’areola, verticali e orizzontali poco visibili nel solco mammario. Se la cute eccedente è presente nella regione laterale della mammella è possibile estendere le cicatrici sino alla regione ascellare ed in questo caso saranno visibili.

Viene eseguita in sala operatoria in regime di ricovero ordinario con ricovero di almeno 48h. I tempi operatori sono variabili: si va da una a 2 ore. È necessario eseguire un’ecografia mammaria ed una mammografia in prossimità dell’intervento chirurgico per escludere patologie a carico della mammella. È fondamentale arrivare all’intervento chirurgico in buone condizioni: E’ richiesto un emocromo, per valutare che non sia presente un anemia (che controindicherebbe l’intervento chirurgico), e bisogna evitare il fumo in prossimità dell’intervento chirurgico (3 settimane prima – 3 settimane dopo).

È richiesto l’utilizzo di un reggiseno per attività sportive da indossare per circa 6 settimane dopo l’intervento chirugico. Saranno in seguito effettuati periodici follow up per garantire il normale proseguo delle cure sino alla completa guarigione.

Quando ricorrere ad un intervento di mastopessi

Il lifting mammario è indicato in casi di seno svuotato e cadente, causato spesso in seguito ad una gravidanza o dieta. Queste condizioni possono infatti determinare una drastica riduzione del volume mammario e un abbassamento della mammelle, definita ptosi, che comporta il rilassamento della cute e dei legamenti ghiandolari.

La ptosi mammaria è la condizione in cui il capezzolo si trova ad un’altezza inferiore del solco sottomammario. In una condizione normale, invece, il capezzolo si trova all’altezza del solco.

In base alla sua gravità, la ptosi si suddivide in:

  • Lieve, quando il capezzolo presenta una distanza dal solco minore di 2 cm.
  • Moderata, quando vi è una distanza di 3-4 cm.
  • Severa, distanza superiore ai 4 cm.

Un particolare tipo di ptosi mammaria, è la ptosi ghiandolare presente soprattutto nelle pazienti più giovani: si verifica quando il capezzolo mantiene la sua posizione normale ma la ghiandola mammaria sporge al di sotto del solco sottomammario. Anche se l’aspetto rimanda ad una ptosi vera e propria, in questo caso l’intervento chirurgico non richiederà lo spostamento in alto del capezzolo.

Mastopessi e pre-intervento

  • Effettuare una mammografia e/o ecografia soprattutto nelle pazienti over 40.
  • Evitare di assumere farmaci con acido acetilsalicilico (come ad es. aspirine).
  • Ridurre il fumo almeno una settimana prima e dopo l’intervento.
  • Procurarsi un reggiseno elastico della misura del seno dopo l’operazione.
  • Non assumere cibi e bevande la notte prima dell’intervento, a partire dalla mezzanotte.

Post-operatorio

In seguito ad un lifting mammario:

  • Per ridurre possibili complicazioni si utilizzano dei drenaggi in aspirazione, che rimuovendo gli accumuli sieroematici, prevengono la formazione di ematomi e/o infezioni. I drenaggi vengono rimossi dopo circa 24-48 ore.
  • Subito dopo l’intervento la paziente indosserà un reggiseno elastico-sportivo, da portare giorno e notte per 6 settimane.
  • La paziente avrà un leggero gonfiore o edema che scomparirà mediamente dopo 7-10 giorni.
  • La doccia è consigliabile La doccia è consigliabile dopo 3 giorni (alla rimozione dei drenaggi).
  • L’esposizione al sole è indicata solo dopo 4 settimane e in maniera graduale.
  • Il colore rossastro delle cicatrici tende a diminuire col tempo, fino a camuffarsi completamente con la pelle nell’arco di 6-12 mesi.

I Costi di una mastopessi

I costi dell’intervento di mastopessi includono il compenso del chirurgo, degli assistenti e dell’anestesista; le spese per sala operatoria e degenza, dipendono invece dalla durata e dal tipo di intervento a cui si sottopone la paziente.

Quando ricorrere ad un intervento di mastopessi

Il lifting mammario è indicato in casi di seno svuotato e cadente, causato spesso in seguito ad una gravidanza o dieta. Queste condizioni possono infatti determinare una drastica riduzione del volume mammario e un abbassamento della mammelle, definita ptosi, che comporta il rilassamento della cute e dei legamenti ghiandolari.

La ptosi mammaria è la condizione in cui il capezzolo si trova ad un’altezza inferiore del solco sottomammario. In una condizione normale, invece, il capezzolo si trova all’altezza del solco.

In base alla sua gravità, la ptosi si suddivide in:

  • Lieve, quando il capezzolo presenta una distanza dal solco minore di 2 cm.
  • Moderata, quando vi è una distanza di 3-4 cm.
  • Severa, distanza superiore ai 4 cm.

Un particolare tipo di ptosi mammaria, è la ptosi ghiandolare presente soprattutto nelle pazienti più giovani: si verifica quando il capezzolo mantiene la sua posizione normale ma la ghiandola mammaria sporge al di sotto del solco sottomammario. Anche se l’aspetto rimanda ad una ptosi vera e propria, in questo caso l’intervento chirurgico non richiederà lo spostamento in alto del capezzolo.

Mastopessi e pre-intervento

  • Effettuare una mammografia e/o ecografia soprattutto nelle pazienti over 40.
  • Evitare di assumere farmaci con acido acetilsalicilico (come ad es. aspirine).
  • Ridurre il fumo almeno una settimana prima e dopo l’intervento.
  • Procurarsi un reggiseno elastico della misura del seno dopo l’operazione.
  • Non assumere cibi e bevande la notte prima dell’intervento, a partire dalla mezzanotte.

Post-operatorio

In seguito ad un lifting mammario:

  • Per ridurre possibili complicazioni si utilizzano dei drenaggi in aspirazione, che rimuovendo gli accumuli sieroematici, prevengono la formazione di ematomi e/o infezioni. I drenaggi vengono rimossi dopo circa 24-48 ore.
  • Subito dopo l’intervento la paziente indosserà un reggiseno elastico-sportivo, da portare giorno e notte per 6 settimane.
  • La paziente avrà un leggero gonfiore o edema che scomparirà mediamente dopo 7-10 giorni.
  • La doccia è consigliabile La doccia è consigliabile dopo 3 giorni (alla rimozione dei drenaggi).
  • L’esposizione al sole è indicata solo dopo 4 settimane e in maniera graduale.
  • Il colore rossastro delle cicatrici tende a diminuire col tempo, fino a camuffarsi completamente con la pelle nell’arco di 6-12 mesi.

I Costi di una mastopessi

I costi dell’intervento di mastopessi includono il compenso del chirurgo, degli assistenti e dell’anestesista; le spese per sala operatoria e degenza, dipendono invece dalla durata e dal tipo di intervento a cui si sottopone la paziente.

Quando ricorrere ad un intervento di mastopessi

Il lifting mammario è indicato in casi di seno svuotato e cadente, causato spesso in seguito ad una gravidanza o dieta. Queste condizioni possono infatti determinare una drastica riduzione del volume mammario e un abbassamento della mammelle, definita ptosi, che comporta il rilassamento della cute e dei legamenti ghiandolari.

La ptosi mammaria è la condizione in cui il capezzolo si trova ad un’altezza inferiore del solco sottomammario. In una condizione normale, invece, il capezzolo si trova all’altezza del solco.

In base alla sua gravità, la ptosi si suddivide in:

  • Lieve, quando il capezzolo presenta una distanza dal solco minore di 2 cm.
  • Moderata, quando vi è una distanza di 3-4 cm.
  • Severa, distanza superiore ai 4 cm.

Un particolare tipo di ptosi mammaria, è la ptosi ghiandolare presente soprattutto nelle pazienti più giovani: si verifica quando il capezzolo mantiene la sua posizione normale ma la ghiandola mammaria sporge al di sotto del solco sottomammario. Anche se l’aspetto rimanda ad una ptosi vera e propria, in questo caso l’intervento chirurgico non richiederà lo spostamento in alto del capezzolo.

Mastopessi e pre-intervento

  • Effettuare una mammografia e/o ecografia soprattutto nelle pazienti over 40.
  • Evitare di assumere farmaci con acido acetilsalicilico (come ad es. aspirine).
  • Ridurre il fumo almeno una settimana prima e dopo l’intervento.
  • Procurarsi un reggiseno elastico della misura del seno dopo l’operazione.
  • Non assumere cibi e bevande la notte prima dell’intervento, a partire dalla mezzanotte.

Post-operatorio

In seguito ad un lifting mammario:

  • Per ridurre possibili complicazioni si utilizzano dei drenaggi in aspirazione, che rimuovendo gli accumuli sieroematici, prevengono la formazione di ematomi e/o infezioni. I drenaggi vengono rimossi dopo circa 24-48 ore.
  • Subito dopo l’intervento la paziente indosserà un reggiseno elastico-sportivo, da portare giorno e notte per 6 settimane.
  • La paziente avrà un leggero gonfiore o edema che scomparirà mediamente dopo 7-10 giorni.
  • La doccia è consigliabile La doccia è consigliabile dopo 3 giorni (alla rimozione dei drenaggi).
  • L’esposizione al sole è indicata solo dopo 4 settimane e in maniera graduale.
  • Il colore rossastro delle cicatrici tende a diminuire col tempo, fino a camuffarsi completamente con la pelle nell’arco di 6-12 mesi.