Liposuzione

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Che Cos'è La Liposuzione?

La liposuzione è quell’intervento di chirurgia estetica volto alla rimozione degli accumuli adiposi localizzati.
Le zone interessate a questo tipo di intervento sono: fianchi, cosce, glutei, addome, braccia, ginocchia, caviglie, spalle, collo e la parte inferiore del mento.
E’ importante sottolineare che la lipoaspirazione o liposcultura, come viene anche definita, consente il rimodellamento della figura riducendo la taglia, ma non fa perdere peso. La rimozione degli accumuli adiposi ha sicuramente effetti positivi a livello psicologico e questo porta ad una perdita di peso nel paziente, anche se l’effetto non è strettamente correlato all’intervento.

Come Avviene La Liposuzione?

La quantità di tessuto adiposo che può essere asportata dal chirurgo dipende da vari fattori e solitamente non supera i 2 – 3 litri.
L’intervento può essere eseguito in qualsiasi periodo dell’anno, anche se è preferibile evitare l’estate in quanto la guaina da indossare per favorire il riassorbimento dei tessuti, potrebbe essere fastidiosa con il caldo; inoltre è sconsigliata l’esposizione al sole sino a 4 settimane successive all’intervento.

Quanto dura la liposuzione?

La durata dell’intervento di liposuzione varia a seconda delle zone da modellare, anche se possiamo dare come riferimento una forbice temporale che si aggira da un minimo di mezz’ora ad un massimo di due ore, considerando anche il tipo di anestesia da effettuare.

Prima dell’intervento

Come accade per tutti gli interventi chirurgici, possono verificarsi condizioni legate allo stato generale di salute del paziente che rendono sconsigliabile ogni operazione non strettamente necessaria o urgente (es. cardiopatie o patologia respiratoria grave), e condizioni che sconsigliano specificamente l’intervento di liposuzione.
Tra queste vanno ricordate le seguenti:

  • E’ presente un vistoso eccesso cutaneo e l’ elasticità della pelle è ridotta.
  • Il problema da risolvere è legato al peso e non alla forma corporea.
  • La pesantezza delle gambe è determinata principalmente da una insufficienza venosa o linfatica.

Si raccomanda di:

  • Non assumere aspirina o medicamenti che la contengono per una settimana prima dell’intervento e due settimane dopo.
  • Eliminare il fumo per almeno due settimane prima e dopo l’intervento.

L’intervento

L’intervento può essere eseguito in anestesia locale, peridurale, o generale.
L’ anestesia locale si utilizza quando devono essere trattate zone limitate come i fianchi o le ginocchia. La regione interessata viene infiltrata con una miscela contenente soluzione fisiologica, un farmaco anestetico ed un agente vasocostrittore.

L’ anestesia peridurale è indicata per interventi più estesi riguardanti la parte inferiore del corpo. I farmaci antidolorifici ed anestetici vengono iniettati all’interno della spina dorsale a livello lombare, nello spazio peridurale, ossia attorno alla dura madre, il foglietto di rivestimento più esterno del sistema nervoso. In questo modo si ottiene l’abolizione della sensibilità dolorifica a livello delle gambe e della parte inferiore del bacino, mentre viene conservato lo stato di coscienza. Durante l’intervento viene iniettata, per via endovenosa, una soluzione reidratante associata eventualmente a tranquillanti.
L’ anestesia generale è necessaria quando devono essere trattate zone estese, si deve intervenire sulla parte superiore del corpo oppure se il paziente o la paziente preferiscono non essere svegli durante l’intervento. In questo caso lo stato ipnotico viene indotto iniettando i farmaci anestetici per via endovenosa e viene poi mantenuto mediante la somministrazione di una miscela gassosa. Grazie alle migliorate tecniche anestesiologiche è possibile ridurre al minimo la quantità dei farmaci utilizzati e, quindi, i tempi di recupero post – operatori.
Alla tecnica tradizionale, negli ultimi anni, si sono affiancate metodiche che consentono di adattare l’intervento alle diverse esigenze dettate dal volume di grasso che deve essere aspirato e dalla consistenza dei tessuti trattati.
In altre parole il chirurgo può scegliere per ogni paziente la tecnica più indicata o utilizzarne diverse contemporaneamente per ottenere il risultato ideale. La fase di preparazione e di inizio dell’intervento è tuttavia uguale indipendentemente dalle tecniche impiegate.
Prima dell’intervento viene eseguito il disegno che delimita le regioni che devono essere ridotte.
Successivamente può essere iniettata localmente una soluzione tumescente (soluzione fisiologica, anestetico locale, agenti vasocostrittori ed enzimi) che ha la funzione di rendere mobili gli adipociti e di limitare la fuoriuscita di sangue. A questo punto si possono impiegare le varie tecniche, singolarmente o assieme per ottenere i risultati programmati: tradizionale, superficiale, ad ultrasuoni, microliposuzione.

Liposuzione tradizionale

Il chirurgo pratica delle piccole incisioni attraverso le quali viene inserita una cannula dotata di fori di aspirazione all’ altezza della punta e collegata ad un apparecchio aspirante.
dimagrimento.
Possono essere impiegati vari tipi di cannula, che differiscono tra di loro sia per il calibro (normalmente 4-5 mm), sia per la forma ed il numero di fori. Speciali cannule appiattite si adoperano principalmente per gli strati più superficiali, mentre altre a punta tagliente vengono (raramente) impiegate per tessuti già trattati e particolarmente fibrosi.

La cannula viene passata all’interno del tessuto adiposo con movimenti a raggiera; in tal modo si procede alla frantumazione omogenea del grasso ed alla interruzione delle fibre connettivali responsabili dell’antiestetico aspetto a “buccia d’arancia”.

Il grasso viene, a questo punto, aspirato tramite la stessa cannula . Durante tali manovre, insieme alla frantumazione del grasso, si verifica anche la rottura di un certo numero di piccoli vasi sanguigni che, prima di chiudersi sotto l’azione compressiva della guaina elastica, applicata alla fine dell’intervento, lasciano diffondere nei tessuti circostanti una piccola quantità di sangue che dà ragione delle ecchimosi che possono verificarsi dopo l’intervento.

Trattamento post-operatorio

Dopo l’intervento devono essere assunti antibiotici, ed eventualmente antinfiammatori, per circa 5 giorni.

Al termine dell’operazione viene applicata una abbondante medicazione assorbente ed una guaina compressiva elastica che ha la funzione di limitare l’edema postoperatorio, ridurre le ecchimosi e favorire il rimodellamento della cute sui tessuti sottostanti. Questa dovrà essere indossata giorno e notte per almeno sei settimane.

Dopo 8-14 giorni dall’intervento è opportuno iniziare un ciclo di massaggi per aiutare il riassorbimento dei liquidi e la ripresa della circolazione linfatica, favorendo una migliore cicatrizzazione e tonificando la pelle.

Dopo l’intervento

Dopo una normale liposuzione sono necessarie 24-48 ore di riposo, poi si possono gradualmente riprendere le normali attività lavorative. Un intervento più esteso richiede una maggiore attenzione: per i primi giorni è bene non rimanere fermi in piedi o seduti per periodi prolungati, è consigliabile fare piccole passeggiate e riposare con i piedi sollevati.
Le attività sportive potranno essere riprese dopo 2 – 3 settimane.
E’ comunque consigliabile, dopo un mese circa, dedicarsi ad un’attività sportiva, possibilmente il nuoto, per tonificare la muscolatura e favorire la cicatrizzazione dei tessuti.
L’attività sessuale può essere ripresa una settimana dopo l’intervento.
Per almeno un mese è consigliabile non esporsi al sole per evitare la pigmentazione delle cicatrici, per non affaticare il microcircolo, e per non aumentare l’ edema locale.

Prima dell’intervento

Come accade per tutti gli interventi chirurgici, possono verificarsi condizioni legate allo stato generale di salute del paziente che rendono sconsigliabile ogni operazione non strettamente necessaria o urgente (es. cardiopatie o patologia respiratoria grave), e condizioni che sconsigliano specificamente l’intervento di liposuzione.
Tra queste vanno ricordate le seguenti:

  • E’ presente un vistoso eccesso cutaneo e l’ elasticità della pelle è ridotta.
  • Il problema da risolvere è legato al peso e non alla forma corporea.
  • La pesantezza delle gambe è determinata principalmente da una insufficienza venosa o linfatica.

Si raccomanda di:

  • Non assumere aspirina o medicamenti che la contengono per una settimana prima dell’intervento e due settimane dopo.
  • Eliminare il fumo per almeno due settimane prima e dopo l’intervento.

L’intervento

L’intervento può essere eseguito in anestesia locale, peridurale, o generale.
L’ anestesia locale si utilizza quando devono essere trattate zone limitate come i fianchi o le ginocchia. La regione interessata viene infiltrata con una miscela contenente soluzione fisiologica, un farmaco anestetico ed un agente vasocostrittore.

L’ anestesia peridurale è indicata per interventi più estesi riguardanti la parte inferiore del corpo. I farmaci antidolorifici ed anestetici vengono iniettati all’interno della spina dorsale a livello lombare, nello spazio peridurale, ossia attorno alla dura madre, il foglietto di rivestimento più esterno del sistema nervoso. In questo modo si ottiene l’abolizione della sensibilità dolorifica a livello delle gambe e della parte inferiore del bacino, mentre viene conservato lo stato di coscienza. Durante l’intervento viene iniettata, per via endovenosa, una soluzione reidratante associata eventualmente a tranquillanti.
L’ anestesia generale è necessaria quando devono essere trattate zone estese, si deve intervenire sulla parte superiore del corpo oppure se il paziente o la paziente preferiscono non essere svegli durante l’intervento. In questo caso lo stato ipnotico viene indotto iniettando i farmaci anestetici per via endovenosa e viene poi mantenuto mediante la somministrazione di una miscela gassosa. Grazie alle migliorate tecniche anestesiologiche è possibile ridurre al minimo la quantità dei farmaci utilizzati e, quindi, i tempi di recupero post – operatori.
Alla tecnica tradizionale, negli ultimi anni, si sono affiancate metodiche che consentono di adattare l’intervento alle diverse esigenze dettate dal volume di grasso che deve essere aspirato e dalla consistenza dei tessuti trattati.
In altre parole il chirurgo può scegliere per ogni paziente la tecnica più indicata o utilizzarne diverse contemporaneamente per ottenere il risultato ideale. La fase di preparazione e di inizio dell’intervento è tuttavia uguale indipendentemente dalle tecniche impiegate.
Prima dell’intervento viene eseguito il disegno che delimita le regioni che devono essere ridotte.
Successivamente può essere iniettata localmente una soluzione tumescente (soluzione fisiologica, anestetico locale, agenti vasocostrittori ed enzimi) che ha la funzione di rendere mobili gli adipociti e di limitare la fuoriuscita di sangue. A questo punto si possono impiegare le varie tecniche, singolarmente o assieme per ottenere i risultati programmati: tradizionale, superficiale, ad ultrasuoni, microliposuzione.

Liposuzione tradizionale

Il chirurgo pratica delle piccole incisioni attraverso le quali viene inserita una cannula dotata di fori di aspirazione all’ altezza della punta e collegata ad un apparecchio aspirante.
dimagrimento.
Possono essere impiegati vari tipi di cannula, che differiscono tra di loro sia per il calibro (normalmente 4-5 mm), sia per la forma ed il numero di fori. Speciali cannule appiattite si adoperano principalmente per gli strati più superficiali, mentre altre a punta tagliente vengono (raramente) impiegate per tessuti già trattati e particolarmente fibrosi.

La cannula viene passata all’interno del tessuto adiposo con movimenti a raggiera; in tal modo si procede alla frantumazione omogenea del grasso ed alla interruzione delle fibre connettivali responsabili dell’antiestetico aspetto a “buccia d’arancia”.

Il grasso viene, a questo punto, aspirato tramite la stessa cannula . Durante tali manovre, insieme alla frantumazione del grasso, si verifica anche la rottura di un certo numero di piccoli vasi sanguigni che, prima di chiudersi sotto l’azione compressiva della guaina elastica, applicata alla fine dell’intervento, lasciano diffondere nei tessuti circostanti una piccola quantità di sangue che dà ragione delle ecchimosi che possono verificarsi dopo l’intervento.

Trattamento post-operatorio

Dopo l’intervento devono essere assunti antibiotici, ed eventualmente antinfiammatori, per circa 5 giorni.

Al termine dell’operazione viene applicata una abbondante medicazione assorbente ed una guaina compressiva elastica che ha la funzione di limitare l’edema postoperatorio, ridurre le ecchimosi e favorire il rimodellamento della cute sui tessuti sottostanti. Questa dovrà essere indossata giorno e notte per almeno sei settimane.

Dopo 8-14 giorni dall’intervento è opportuno iniziare un ciclo di massaggi per aiutare il riassorbimento dei liquidi e la ripresa della circolazione linfatica, favorendo una migliore cicatrizzazione e tonificando la pelle.

Dopo l’intervento

Dopo una normale liposuzione sono necessarie 24-48 ore di riposo, poi si possono gradualmente riprendere le normali attività lavorative. Un intervento più esteso richiede una maggiore attenzione: per i primi giorni è bene non rimanere fermi in piedi o seduti per periodi prolungati, è consigliabile fare piccole passeggiate e riposare con i piedi sollevati.
Le attività sportive potranno essere riprese dopo 2 – 3 settimane.
E’ comunque consigliabile, dopo un mese circa, dedicarsi ad un’attività sportiva, possibilmente il nuoto, per tonificare la muscolatura e favorire la cicatrizzazione dei tessuti.
L’attività sessuale può essere ripresa una settimana dopo l’intervento.
Per almeno un mese è consigliabile non esporsi al sole per evitare la pigmentazione delle cicatrici, per non affaticare il microcircolo, e per non aumentare l’ edema locale.

Prima dell’intervento

Come accade per tutti gli interventi chirurgici, possono verificarsi condizioni legate allo stato generale di salute del paziente che rendono sconsigliabile ogni operazione non strettamente necessaria o urgente (es. cardiopatie o patologia respiratoria grave), e condizioni che sconsigliano specificamente l’intervento di liposuzione.
Tra queste vanno ricordate le seguenti:

  • E’ presente un vistoso eccesso cutaneo e l’ elasticità della pelle è ridotta.
  • Il problema da risolvere è legato al peso e non alla forma corporea.
  • La pesantezza delle gambe è determinata principalmente da una insufficienza venosa o linfatica.

Si raccomanda di:

  • Non assumere aspirina o medicamenti che la contengono per una settimana prima dell’intervento e due settimane dopo.
  • Eliminare il fumo per almeno due settimane prima e dopo l’intervento.

L’intervento

L’intervento può essere eseguito in anestesia locale, peridurale, o generale.
L’ anestesia locale si utilizza quando devono essere trattate zone limitate come i fianchi o le ginocchia. La regione interessata viene infiltrata con una miscela contenente soluzione fisiologica, un farmaco anestetico ed un agente vasocostrittore.

L’ anestesia peridurale è indicata per interventi più estesi riguardanti la parte inferiore del corpo. I farmaci antidolorifici ed anestetici vengono iniettati all’interno della spina dorsale a livello lombare, nello spazio peridurale, ossia attorno alla dura madre, il foglietto di rivestimento più esterno del sistema nervoso. In questo modo si ottiene l’abolizione della sensibilità dolorifica a livello delle gambe e della parte inferiore del bacino, mentre viene conservato lo stato di coscienza. Durante l’intervento viene iniettata, per via endovenosa, una soluzione reidratante associata eventualmente a tranquillanti.
L’ anestesia generale è necessaria quando devono essere trattate zone estese, si deve intervenire sulla parte superiore del corpo oppure se il paziente o la paziente preferiscono non essere svegli durante l’intervento. In questo caso lo stato ipnotico viene indotto iniettando i farmaci anestetici per via endovenosa e viene poi mantenuto mediante la somministrazione di una miscela gassosa. Grazie alle migliorate tecniche anestesiologiche è possibile ridurre al minimo la quantità dei farmaci utilizzati e, quindi, i tempi di recupero post – operatori.
Alla tecnica tradizionale, negli ultimi anni, si sono affiancate metodiche che consentono di adattare l’intervento alle diverse esigenze dettate dal volume di grasso che deve essere aspirato e dalla consistenza dei tessuti trattati.
In altre parole il chirurgo può scegliere per ogni paziente la tecnica più indicata o utilizzarne diverse contemporaneamente per ottenere il risultato ideale. La fase di preparazione e di inizio dell’intervento è tuttavia uguale indipendentemente dalle tecniche impiegate.
Prima dell’intervento viene eseguito il disegno che delimita le regioni che devono essere ridotte.
Successivamente può essere iniettata localmente una soluzione tumescente (soluzione fisiologica, anestetico locale, agenti vasocostrittori ed enzimi) che ha la funzione di rendere mobili gli adipociti e di limitare la fuoriuscita di sangue. A questo punto si possono impiegare le varie tecniche, singolarmente o assieme per ottenere i risultati programmati: tradizionale, superficiale, ad ultrasuoni, microliposuzione.

Liposuzione tradizionale

Il chirurgo pratica delle piccole incisioni attraverso le quali viene inserita una cannula dotata di fori di aspirazione all’ altezza della punta e collegata ad un apparecchio aspirante.
dimagrimento.
Possono essere impiegati vari tipi di cannula, che differiscono tra di loro sia per il calibro (normalmente 4-5 mm), sia per la forma ed il numero di fori. Speciali cannule appiattite si adoperano principalmente per gli strati più superficiali, mentre altre a punta tagliente vengono (raramente) impiegate per tessuti già trattati e particolarmente fibrosi.

La cannula viene passata all’interno del tessuto adiposo con movimenti a raggiera; in tal modo si procede alla frantumazione omogenea del grasso ed alla interruzione delle fibre connettivali responsabili dell’antiestetico aspetto a “buccia d’arancia”.

Il grasso viene, a questo punto, aspirato tramite la stessa cannula . Durante tali manovre, insieme alla frantumazione del grasso, si verifica anche la rottura di un certo numero di piccoli vasi sanguigni che, prima di chiudersi sotto l’azione compressiva della guaina elastica, applicata alla fine dell’intervento, lasciano diffondere nei tessuti circostanti una piccola quantità di sangue che dà ragione delle ecchimosi che possono verificarsi dopo l’intervento.

Trattamento post-operatorio

Dopo l’intervento devono essere assunti antibiotici, ed eventualmente antinfiammatori, per circa 5 giorni.

Al termine dell’operazione viene applicata una abbondante medicazione assorbente ed una guaina compressiva elastica che ha la funzione di limitare l’edema postoperatorio, ridurre le ecchimosi e favorire il rimodellamento della cute sui tessuti sottostanti. Questa dovrà essere indossata giorno e notte per almeno sei settimane.

Dopo 8-14 giorni dall’intervento è opportuno iniziare un ciclo di massaggi per aiutare il riassorbimento dei liquidi e la ripresa della circolazione linfatica, favorendo una migliore cicatrizzazione e tonificando la pelle.