Lifting mediale delle cosce Post Bariatrico

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È un intervento che, rimuovendo l’eccesso di cute presente all’interno della coscia, mira a restituire alla gamba un aspetto più armonico e tonico.

Esso può essere eseguito, a seconda della situazione clinica di partenza del paziente, secondo due procedure:

  • con taglio inguinale, qualora la porzione della pelle da rimuovere non sia eccessiva e presente solo nella parte superiore della coscia

  • con taglio verticale, dall’inguine al ginocchio, quando la lassità cutanea si estende in tutta la parte interna della gamba.

 

Viene eseguita in sala operatoria in regime di ricovero ordinario con ricovero di almeno 48h. I tempi operatori sono variabili e dipendono dalla tecnica utilizzata: si va da una a 2 ore massimo

E’ fondamentale arrivare all’intervento chirurgico in buone condizioni: E’ richiesto un emocromo, per valutare che non sia presente un anemia (che controindicherebbe l’intervento chirurgico), e bisogna evitare il fumo in prossimità dell’intervento chirurgico (3 settimane prima – 3 settimane dopo).

E’ richiesto l’utilizzo di calze antitrombo (tipo monocollant) da indossare per circa 10 giorni dopo l’intervento chirugico, e poi sostituite con collant tipo 120/140 den per 3 settimane

Saranno in seguito effettuati periodici follow up per garantire il normale proseguo delle cure sino alla completa guarigione.

Casi con cicatrici a T:

Casi con cicatrice inguinale:

Prima dell’intervento

Nel corso della prima visita viene compilata la cartella clinica annotando i dati del paziente e la sua storia clinica; quindi si passa all’esame obiettivo, che consiste nell’analisi delle zone corporee che dovranno essere trattate, per valutarne le dimensioni, la consistenza e la qualità della cute. Se indicata, viene consigliata una dieta per ridurre il peso corporeo e definire con maggior precisione gli accumuli da rimuovere. Un vantaggio aggiuntivo della perdita di peso è rappresentato dalla riduzione dell’adipe che consente di aumentare la quota di cute eccedente da rimuovere.

A questo punto vengono esposte le possibili alternative tecniche, vengono eseguite le fotografie e viene consegnato al paziente l’opuscolo contenente le informazioni specifiche per il tipo di intervento selezionato che dovrà essere letto con calma nei giorni successivi e poi discusso nuovamente, durante la seconda visita, per eliminare ogni residuo dubbio e consentire una scelta consapevole.

Nel corso della seconda visita, a decisione avvenuta, si chiariscono eventuali dubbi, si prescrivono gli esami di routine che consistono in analisi del sangue, elettrocardiogramma e radiografia del torace e si lascia un anticipo come impegno all’intervento.

I risultati delle analisi vengono valutati nel corso dell’ultima visita, quando, viene concordato il programma operatorio definitivo e viene firmato il consenso all’ intervento ed all’ anestesia.

Si raccomanda di:

  • Non assumere aspirina o medicamenti che la contengono per una settimana prima dell’intervento e due settimane dopo.
  • Eliminare il fumo per almeno due settimane prima e dopo l’intervento.

L’intervento

L’intervento può essere eseguito in anestesia peridurale, o generale. L’ anestesia peridurale è indicata per interventi più estesi riguardanti la parte inferiore del corpo. I farmaci antidolorifici ed anestetici vengono iniettati all’interno della spina dorsale a livello lombare, nello spazio peridurale, ossia attorno alla dura madre, il foglietto di rivestimento più esterno del sistema nervoso. In questo modo si ottiene l’abolizione della sensibilità dolorifica a livello delle gambe e della parte inferiore del bacino, mentre viene conservato lo stato di coscienza. Durante l’intervento viene iniettata, per via endovenosa, una soluzione reidratante associata eventualmente a tranquillanti.

L’ anestesia generale è necessaria quando devono essere trattate zone estese, si deve intervenire sulla parte superiore del corpo oppure se il paziente o la paziente preferiscono non essere svegli durante l’intervento. In questo caso lo stato ipnotico viene indotto iniettando i farmaci anestetici per via endovenosa e viene poi mantenuto mediante la somministrazione di una miscela gassosa. Grazie alle migliorate tecniche anestesiologiche è possibile ridurre al minimo la quantità dei farmaci utilizzati e, quindi, i tempi di recupero post – operatori.

Le incisioni chirurgiche possono variare in base alla zona da trattare, al grado di correzione richiesta, dalle preferenze del paziente e del chirurgo. La tecnica più utilizzata per il lifting mediale delle cosce comporta la presenza di incisioni che dal margine superiore dell’inguine si estendono verso il basso e girando intorno alla radice delle cosce proseguono sino al margine della linea glutea posteriore. Il margine inferiore della porzione da escidere viene determinando mediante lo stiramento della cute eccedente, dal basso verso l’alto. Si disegna la losanga da asportare; si confrontata con il lato controlaterale, per ottenere un risultato quanto più simmetrico. Una volta asportato il tessuto cutaneo, si ancora il margine inferiore al periostio in modo da non modificare l’aspetto dei genitali. Si effettua una sutura intradermica, in modo da evitare la presenza di fastidiosi punti esterni.

In casi di eccesso cutaneo sovrabbondante presente maggiormente nel porzione bassa della coscia, un’ulteirore cicatrice verticale sarà programmata (incisione a T).

Trattamento post-operatorio

Dopo l’intervento devono essere assunti antibiotici, ed eventualmente antinfiammatori, per circa 5 giorni . La mattina successiva all’intervento chirurgico il paziente viene inviato a deambulare. Il posizionamento di un catetere vescicale è di solito applicato per circa 48 h. Al termine dell’operazione viene applicata una abbondante medicazione assorbente ed una guaina compressiva elastica che ha la funzione di limitare l’edema postoperatorio, ridurre le ecchimosi e favorire il rimodellamento della cute sui tessuti sottostanti. Questa dovrà essere indossata giorno e notte per almeno quattro-sei settimane.

Possibili complicanze

Tutti gli interventi chirurgici presentano un rischio, sia pure molto basso, di complicanze generiche correlate all’ anestesia, come le reazioni allergiche ai farmaci utilizzati, o alla procedura eseguita, come l’ infezione. La possibilità di reazione ai farmaci utilizzati, in particolare, richiede che la liposuzione sia sempre eseguita in strutture attrezzate per il trattamento di queste emergenze. A queste condizioni, il lifting mediale delle cosce ha dimostrato di essere un intervento estremamente sicuro.

Per quanto riguarda le complicanze specifiche del lifting mediale delle cosce, vanno ricordati:

  • Il rischio di diastasi cicatriziali è sempre possibile nelle settimane successive all’intervento. Questo è dovuto alla tensione delle prime settimane, al cedimento di alcuni punti di sutura o a qualche movimento erroneo. Ciò comporta un prolungamento della fase di guarigione che comunque avverrà in maniera spontanea. Solo nei casi più gravi è necessario un reintervento.
  • Possibilità di necrosi cutanee: principalmente presente nelle forti fumatrici, è un’evenienza possibile che prolunga i tempi di guarigione.
  • Le alterazioni della sensibilità cutanea (ipoestesie o iperestesie) nell’area trattata, rare ed in genere temporanee, con miglioramento spontaneo in pochi mesi.
  • La possibilità di asimmetrie tra i due lati del corpo.
  • Ematoma: un improvviso aumento della pressione sanguigna nel periodo immediatamente successivo all’intervento può determinare la ripresa del sanguinamento di piccoli vasi sanguigni precedentemente chiusi. Il sanguinamento è in genere modesto e si arresta spontaneamente o con una modesta compressione esterna. In qualche caso, tuttavia, può essere necessario intervenire chirurgicamente per la chiusura del vaso che sanguina, al fine di prevenire la formazione di ematomi e infezioni.
  • Infezione: nell’ 1-2% dei casi si verificano infezioni locali delle ferite, che richiedono terapia antibiotica mirata e medicazioni più frequenti.

Occasionalmente può essere necessario una revisione di qualche cicatrice al fine di ottenere un risultato estetico ottimale. La revisione e’ un intervento minore e può essere eseguito in anestesia locale, ambulatorialmente.

Dopo l’intervento

Dopo un intervento di lifting delle cosce sono necessarie 24-48 ore di riposo assoluto. Nella prima settimana i movimenti di flessione delle cosce può risultare fastidioso, tale dal imitare qualsiasi piegamento; di conseguenza, le normali attività fisiologiche, tra cui il sedersi, appare difficoltoso.

Dopo circa 7 giorni, tali limitazioni appaiono molto ridotte.

Dopo dieci giorni si possono gradualmente riprendere le normali attività lavorative. Le attività sportive potranno essere riprese dopo 4 – 6 settimane.

L’attività sessuale può essere ripresa due-tre settimane dopo l’intervento.

Per almeno un mese è consigliabile non esporsi al sole per evitare la pigmentazione delle cicatrici, per non affaticare il microcircolo, e per non aumentare l’ edema locale.

Prima dell’intervento

Nel corso della prima visita viene compilata la cartella clinica annotando i dati del paziente e la sua storia clinica; quindi si passa all’esame obiettivo, che consiste nell’analisi delle zone corporee che dovranno essere trattate, per valutarne le dimensioni, la consistenza e la qualità della cute. Se indicata, viene consigliata una dieta per ridurre il peso corporeo e definire con maggior precisione gli accumuli da rimuovere. Un vantaggio aggiuntivo della perdita di peso è rappresentato dalla riduzione dell’adipe che consente di aumentare la quota di cute eccedente da rimuovere.

A questo punto vengono esposte le possibili alternative tecniche, vengono eseguite le fotografie e viene consegnato al paziente l’opuscolo contenente le informazioni specifiche per il tipo di intervento selezionato che dovrà essere letto con calma nei giorni successivi e poi discusso nuovamente, durante la seconda visita, per eliminare ogni residuo dubbio e consentire una scelta consapevole.

Nel corso della seconda visita, a decisione avvenuta, si chiariscono eventuali dubbi, si prescrivono gli esami di routine che consistono in analisi del sangue, elettrocardiogramma e radiografia del torace e si lascia un anticipo come impegno all’intervento.

I risultati delle analisi vengono valutati nel corso dell’ultima visita, quando, viene concordato il programma operatorio definitivo e viene firmato il consenso all’ intervento ed all’ anestesia.

Si raccomanda di:

  • Non assumere aspirina o medicamenti che la contengono per una settimana prima dell’intervento e due settimane dopo.
  • Eliminare il fumo per almeno due settimane prima e dopo l’intervento.

L’intervento

L’intervento può essere eseguito in anestesia peridurale, o generale. L’ anestesia peridurale è indicata per interventi più estesi riguardanti la parte inferiore del corpo. I farmaci antidolorifici ed anestetici vengono iniettati all’interno della spina dorsale a livello lombare, nello spazio peridurale, ossia attorno alla dura madre, il foglietto di rivestimento più esterno del sistema nervoso. In questo modo si ottiene l’abolizione della sensibilità dolorifica a livello delle gambe e della parte inferiore del bacino, mentre viene conservato lo stato di coscienza. Durante l’intervento viene iniettata, per via endovenosa, una soluzione reidratante associata eventualmente a tranquillanti.

L’ anestesia generale è necessaria quando devono essere trattate zone estese, si deve intervenire sulla parte superiore del corpo oppure se il paziente o la paziente preferiscono non essere svegli durante l’intervento. In questo caso lo stato ipnotico viene indotto iniettando i farmaci anestetici per via endovenosa e viene poi mantenuto mediante la somministrazione di una miscela gassosa. Grazie alle migliorate tecniche anestesiologiche è possibile ridurre al minimo la quantità dei farmaci utilizzati e, quindi, i tempi di recupero post – operatori.

Le incisioni chirurgiche possono variare in base alla zona da trattare, al grado di correzione richiesta, dalle preferenze del paziente e del chirurgo. La tecnica più utilizzata per il lifting mediale delle cosce comporta la presenza di incisioni che dal margine superiore dell’inguine si estendono verso il basso e girando intorno alla radice delle cosce proseguono sino al margine della linea glutea posteriore. Il margine inferiore della porzione da escidere viene determinando mediante lo stiramento della cute eccedente, dal basso verso l’alto. Si disegna la losanga da asportare; si confrontata con il lato controlaterale, per ottenere un risultato quanto più simmetrico. Una volta asportato il tessuto cutaneo, si ancora il margine inferiore al periostio in modo da non modificare l’aspetto dei genitali. Si effettua una sutura intradermica, in modo da evitare la presenza di fastidiosi punti esterni.

In casi di eccesso cutaneo sovrabbondante presente maggiormente nel porzione bassa della coscia, un’ulteirore cicatrice verticale sarà programmata (incisione a T).

Trattamento post-operatorio

Dopo l’intervento devono essere assunti antibiotici, ed eventualmente antinfiammatori, per circa 5 giorni . La mattina successiva all’intervento chirurgico il paziente viene inviato a deambulare. Il posizionamento di un catetere vescicale è di solito applicato per circa 48 h. Al termine dell’operazione viene applicata una abbondante medicazione assorbente ed una guaina compressiva elastica che ha la funzione di limitare l’edema postoperatorio, ridurre le ecchimosi e favorire il rimodellamento della cute sui tessuti sottostanti. Questa dovrà essere indossata giorno e notte per almeno quattro-sei settimane.

Possibili complicanze

Tutti gli interventi chirurgici presentano un rischio, sia pure molto basso, di complicanze generiche correlate all’ anestesia, come le reazioni allergiche ai farmaci utilizzati, o alla procedura eseguita, come l’ infezione. La possibilità di reazione ai farmaci utilizzati, in particolare, richiede che la liposuzione sia sempre eseguita in strutture attrezzate per il trattamento di queste emergenze. A queste condizioni, il lifting mediale delle cosce ha dimostrato di essere un intervento estremamente sicuro.

Per quanto riguarda le complicanze specifiche del lifting mediale delle cosce, vanno ricordati:

  • Il rischio di diastasi cicatriziali è sempre possibile nelle settimane successive all’intervento. Questo è dovuto alla tensione delle prime settimane, al cedimento di alcuni punti di sutura o a qualche movimento erroneo. Ciò comporta un prolungamento della fase di guarigione che comunque avverrà in maniera spontanea. Solo nei casi più gravi è necessario un reintervento.
  • Possibilità di necrosi cutanee: principalmente presente nelle forti fumatrici, è un’evenienza possibile che prolunga i tempi di guarigione.
  • Le alterazioni della sensibilità cutanea (ipoestesie o iperestesie) nell’area trattata, rare ed in genere temporanee, con miglioramento spontaneo in pochi mesi.
  • La possibilità di asimmetrie tra i due lati del corpo.
  • Ematoma: un improvviso aumento della pressione sanguigna nel periodo immediatamente successivo all’intervento può determinare la ripresa del sanguinamento di piccoli vasi sanguigni precedentemente chiusi. Il sanguinamento è in genere modesto e si arresta spontaneamente o con una modesta compressione esterna. In qualche caso, tuttavia, può essere necessario intervenire chirurgicamente per la chiusura del vaso che sanguina, al fine di prevenire la formazione di ematomi e infezioni.
  • Infezione: nell’ 1-2% dei casi si verificano infezioni locali delle ferite, che richiedono terapia antibiotica mirata e medicazioni più frequenti.

Occasionalmente può essere necessario una revisione di qualche cicatrice al fine di ottenere un risultato estetico ottimale. La revisione e’ un intervento minore e può essere eseguito in anestesia locale, ambulatorialmente.

Prima dell’intervento

Nel corso della prima visita viene compilata la cartella clinica annotando i dati del paziente e la sua storia clinica; quindi si passa all’esame obiettivo, che consiste nell’analisi delle zone corporee che dovranno essere trattate, per valutarne le dimensioni, la consistenza e la qualità della cute. Se indicata, viene consigliata una dieta per ridurre il peso corporeo e definire con maggior precisione gli accumuli da rimuovere. Un vantaggio aggiuntivo della perdita di peso è rappresentato dalla riduzione dell’adipe che consente di aumentare la quota di cute eccedente da rimuovere.

A questo punto vengono esposte le possibili alternative tecniche, vengono eseguite le fotografie e viene consegnato al paziente l’opuscolo contenente le informazioni specifiche per il tipo di intervento selezionato che dovrà essere letto con calma nei giorni successivi e poi discusso nuovamente, durante la seconda visita, per eliminare ogni residuo dubbio e consentire una scelta consapevole.

Nel corso della seconda visita, a decisione avvenuta, si chiariscono eventuali dubbi, si prescrivono gli esami di routine che consistono in analisi del sangue, elettrocardiogramma e radiografia del torace e si lascia un anticipo come impegno all’intervento.

I risultati delle analisi vengono valutati nel corso dell’ultima visita, quando, viene concordato il programma operatorio definitivo e viene firmato il consenso all’ intervento ed all’ anestesia.

Si raccomanda di:

  • Non assumere aspirina o medicamenti che la contengono per una settimana prima dell’intervento e due settimane dopo.
  • Eliminare il fumo per almeno due settimane prima e dopo l’intervento.

L’intervento

L’intervento può essere eseguito in anestesia peridurale, o generale. L’ anestesia peridurale è indicata per interventi più estesi riguardanti la parte inferiore del corpo. I farmaci antidolorifici ed anestetici vengono iniettati all’interno della spina dorsale a livello lombare, nello spazio peridurale, ossia attorno alla dura madre, il foglietto di rivestimento più esterno del sistema nervoso. In questo modo si ottiene l’abolizione della sensibilità dolorifica a livello delle gambe e della parte inferiore del bacino, mentre viene conservato lo stato di coscienza. Durante l’intervento viene iniettata, per via endovenosa, una soluzione reidratante associata eventualmente a tranquillanti.

L’ anestesia generale è necessaria quando devono essere trattate zone estese, si deve intervenire sulla parte superiore del corpo oppure se il paziente o la paziente preferiscono non essere svegli durante l’intervento. In questo caso lo stato ipnotico viene indotto iniettando i farmaci anestetici per via endovenosa e viene poi mantenuto mediante la somministrazione di una miscela gassosa. Grazie alle migliorate tecniche anestesiologiche è possibile ridurre al minimo la quantità dei farmaci utilizzati e, quindi, i tempi di recupero post – operatori.

Le incisioni chirurgiche possono variare in base alla zona da trattare, al grado di correzione richiesta, dalle preferenze del paziente e del chirurgo. La tecnica più utilizzata per il lifting mediale delle cosce comporta la presenza di incisioni che dal margine superiore dell’inguine si estendono verso il basso e girando intorno alla radice delle cosce proseguono sino al margine della linea glutea posteriore. Il margine inferiore della porzione da escidere viene determinando mediante lo stiramento della cute eccedente, dal basso verso l’alto. Si disegna la losanga da asportare; si confrontata con il lato controlaterale, per ottenere un risultato quanto più simmetrico. Una volta asportato il tessuto cutaneo, si ancora il margine inferiore al periostio in modo da non modificare l’aspetto dei genitali. Si effettua una sutura intradermica, in modo da evitare la presenza di fastidiosi punti esterni.

In casi di eccesso cutaneo sovrabbondante presente maggiormente nel porzione bassa della coscia, un’ulteirore cicatrice verticale sarà programmata (incisione a T).

Trattamento post-operatorio

Dopo l’intervento devono essere assunti antibiotici, ed eventualmente antinfiammatori, per circa 5 giorni . La mattina successiva all’intervento chirurgico il paziente viene inviato a deambulare. Il posizionamento di un catetere vescicale è di solito applicato per circa 48 h. Al termine dell’operazione viene applicata una abbondante medicazione assorbente ed una guaina compressiva elastica che ha la funzione di limitare l’edema postoperatorio, ridurre le ecchimosi e favorire il rimodellamento della cute sui tessuti sottostanti. Questa dovrà essere indossata giorno e notte per almeno quattro-sei settimane.