Dito a scatto: il trattamento post-operatorio
Subito dopo l’intervento, il paziente è posizionato in modo da tenere la mano in alto: l’elevazione dell’arto è importante per prevenire il sanguinamento e il gonfiore delle dita.
È buona norma tenere la mano al di sopra del livello del cuore: da sdraiati si può usare un cuscino per tenere la mano in alto; quando si cammina si deve evitare di lasciar pendolare la mano verso il basso.
Per facilitare la guarigione si può applicare un tutore a sostegno dell’arto operato. Le estremità delle dita vengono lasciate libere, in modo da poter osservare la vascolarizzazione della mano. La rimozione dei punti avviene tra il 14esimo e il 21esimo giorno.
La mobilizzazione precoce del dito è incoraggiata, perché permette un rapido recupero della funzionalità della mano: dopo l’intervento il paziente viene invitato a fare esercizio per muovere il dito operato, ma sempre con cautela ed evitando sforzi e movimenti bruschi. Possono essere prescritti cicli di fisioterapia.
Le cicatrici residue sono inizialmente rosse e rilevate, ma diventano meno evidenti con il passare del tempo. Per proteggerle è importante non esporle al sole per almeno 6-10 mesi dopo l’intervento, proteggendole eventualmente con creme solari a schermo totale.